Con la Legge di Bilancio 2022, cambiano ancora le misure del credito d’imposta e i limiti massimi degli investimenti in beni strumentali 4.0.
Le novità della Legge di Bilancio 2022
Facendo seguito alla Legge di Bilancio 2021, il più recente testo del Disegno di Legge del 28.10.2021 contiene la proroga al periodo 2023 e successivi, dei principali crediti d’imposta del Piano Transizione 4.0:
- il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi 4.0 (sia materiali, sia immateriali);
- il credito d’imposta per investimenti in attività di R&S, Innovazione Tecnologica, Design e ideazione estetica.
Ad oggi, restano escluse dalla proroga le seguenti agevolazioni:
- il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi diversi da quelli 4.0, sia materiali, sia immateriali, che cesserebbe con gli investimenti effettuati entro il 31.12.2022 – ovvero entro il 30.06.2023;
- il credito d’imposta formazione 4.0, che cesserebbe con le attività formative effettuate entro il periodo d’imposta in corso al 31.12.2022.
Due le principali novità del nuovo comma
La prima riguarda il periodo di riferimento, prorogato di un anno.
La formulazione vigente, prevede un credito d’imposta pari al 20% per gli investimenti effettuati a decorrere dal 16.11.20 e fino al 31.12.22 – ovvero entro il 30 giugno 2023 – a condizione che sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione e che, entro la data del 31.12.22, il relativo ordine risulti accettato dal venditore.
La seconda innovazione riguarda invece la spesa massima ammissibile: con la nuova disposizione viene specificato che il limite massimo di costo – pari a 1 milione di euro – è annuale.
Nuovo credito d’imposta per i beni materiali 4.0
Alle imprese che effettueranno investimenti in beni strumentali nuovi – indicati nell’Allegato A – a decorrere dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2025, ovvero entro il 30 giugno 2026, (a patto che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione), il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del:
- 20 per cento del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 10 per cento del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
- 5 per cento del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili, pari a 20 milioni di euro.
Nuovo credito d’imposta per i beni immateriali 4.0
Alle imprese che invece effettueranno investimenti aventi a oggetto beni compresi nell’Allegato B – beni immateriali 4.0 – il credito d’imposta è riconosciuto secondo una diversa misura agevolativa a seconda del periodo di effettuazione degli investimenti:
- 20 per cento del costo, nel limite massimo “annuale” di costi ammissibili pari a 1 milione di euro, a decorrere dal 16.11.20 e fino al 31.12.23 (ovvero entro il 30 giugno 2024);
- 15 per cento del costo, nel limite massimo di costi ammissibili, pari a 1 milione di euro, a decorrere dal 1.01.24 e fino al 31.12.24 – o entro il termine del 30.06.25 a determinate condizioni;
- 10 per cento del costo, nel limite massimo di costi ammissibili, pari a 1 milione di euro, a decorrere dal 1.01.25 e fino al 31.12.25 – o entro il termine del 30.06.26 a determinate condizioni.
Proroga del credito d’imposta in R&S, transizione ecologica e innovazione tecnologica
Il disegno di Legge di Bilancio 2022 prevede, inoltre, anche la proroga del credito d’imposta per investimenti in:
- ricerca e sviluppo;
- transizione ecologica;
- innovazione tecnologica 4.0;
- altre attività innovative.
Il credito per le attività di ricerca e sviluppo verrà riconosciuto nella misura del:
- 20 per cento dei costi con un limite massimo di 4 milioni di euro – fino al 31.12.22
- 10 per cento nel limite massimo annuale di 5 milioni di euro – dal 2023 e fino al 2031
Il credito per le attività di innovazione tecnologica verrà riconosciuto nella misura del:
- 10 per cento, nel limite massimo di 2 milioni di euro – fino al periodo d’imposta in corso al 31.12.23
- 5 per cento, nel limite massimo di 2 milioni di euro – dal 2024 al 2025
Il credito d’imposta per innovazione digitale 4.0 e transizione ecologica verrà riconosciuto nella misura del:
- 15 per cento, con un limite massimo di 2 milioni di euro – fino al periodo d’imposta 2022
- 10 per cento, con un limite massimo di 4 milioni di euro – per il 2023
- 5 per cento, con un limite massimo annuale di 4 milioni di euro – dal 2026
Misure e periodi di applicazione previsti sono analoghi anche per il credito d’imposta per design e ideazione
estetica.
In conclusione
È evidente come tutto ciò qui elencato renda ancora più urgente la necessaria pianificazione della propria attività d’impresa, volta soprattutto agli esercizi futuri.
Pianificazione e controllo, com’è anche emerso nella riflessione dell’ultimo Time Out, sono importanti strumenti che, a maggior ragione, oggi diventano indispensabili al nostro quotidiano.
Apri la gallery per un riassunto:
Ultimi Commenti