Torniamo a pianificare: proroga del superbonus 110 e nuovi obblighi per l’accesso al credito

Con l’ultima versione della Legge di Bilancio 2022 arriva l’auspicata proroga del bonus immobiliare, compresa l’opzione per lo sconto in fattura. Si può dunque tornare ad una programmazione finanziaria e fiscale che porti a fare scelte consapevoli in materia di tassazione sugli immobili.

Proroga della cessione del credito e sconto in fattura

Il Consiglio dei ministri si è riunito mercoledì 11 novembre per introdurre delle modifiche al testo originale della legge di bilancio, approvato il 28 ottobre 2021. Il testo definito della legge è ora di 219 articoli (34 articoli in più rispetto ai 185 della bozza originale), e una delle novità più rilevanti riguarda la proroga del noto bonus 110.

La proroga delle opzioni sconto in fattura e cessione del credito per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025, deve essere coordinata con le diverse scadenze previste per i vari soggetti beneficiari.

In particolare, il superbonus 110% spetta per le spese sostenute:

    • fino al 31 dicembre 2022, per gli interventi effettuati su edifici unifamiliari da persone fisiche nelle seguenti ipotesi:
      – qualora, alla data del 30 settembre 2021, risulti effettuata la comunicazione di inizio lavori asseverata (ovvero per gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, risultino avviate le relative formalità amministrative per l’acquisizione del titolo abilitativo;
      – se gli interventi sono eseguiti da persone fisiche con ISEE non superiore a 25.000 euro annui su unità immobiliari adibite ad abitazione principale;
    • fino al 31 dicembre 2025, per gli interventi effettuati dai condomìni e dalle persone fisiche proprietarie uniche o in comproprietà di edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate.
      In questo caso, la detrazione sarà pari al: 110% sulle spese sostenute fino al 31.12.2023; 70% per le spese sostenute nell’anno 2024; 65% per le spese sostenute nell’anno 2025
    • fino al 31 dicembre 2023, per gli interventi effettuati dalle cooperative edilizie, dagli IACP (Istituti dell’Approccio Centrato sulla Persona) e dagli enti aventi le stesse finalità, istituiti nella forma di società (che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di house providing). Il tutto a condizione che al 30.06.2023 i lavori siano svolti almeno al 60%.

In tutti gli altri casi, il termine ultimo per concludere i lavori per beneficiare del superbonus 110% resta confermato al 30 giugno 2022.

Contro i furbetti

Resta comunque la necessità di arginare i fenomeni fraudolenti (vedi le cessioni di crediti inesistenti), motivo per cui viene introdotta anche la misura del visto di conformità e asseverazione tecnica di congruità.

In particolare, tra i soggetti autorizzati al rilascio del visto di conformità ci sono i professionisti – commercialisti compresi – che rispettino determinati requisiti professionali, di onorabilità e moralità, a garanzia del corretto impiego degli strumenti di controllo previsti per evitare frodi, ma anche errori in materia fiscale.

Per chi è intenzionato ad accedere alla cessione del credito e allo sconto in fattura per i bonus casa, rivolgersi ad un professionista è quindi la via più facile (e sicura).

Dunque, per accedere a tutti i bonus edilizi diversi dal 110%, in caso di opzione per la cessione del credito/sconto in fattura sarà necessario il visto di conformità.

Per il 110%, invece, il visto di conformità è obbligatorio anche nel caso di detrazione nella dichiarazione dei redditi, eccezion fatta nel caso di dichiarazione precompilata presentata direttamente dal contribuente.

L’Agenzia delle Entrate potrà inoltre sospendere l’efficacia dei modelli di opzione per la cessione/sconto in fattura entro cinque giorni lavorativi dall’invio della richiesta e per un periodo di massimo trenta giorni.

Torniamo a programmare

Grazie alla proroga delle opzioni – sembra addirittura fino a tutto il 2025 – oggi si può dunque tornare a parlare di programmazione finanziaria e fiscale in maniera più razionale.
Il momento, infatti, è propizio per fare scelte consapevoli in materia di tassazione degli immobili, proiettata nei prossimi anni.
Ad esempio, una scelta su cui fare qualche calcolo riguarda la tassazione ordinaria o la cedolare secca per la locazione abitativa.

Infine, è dunque necessario un approfondimento della nuova normativa, anche per la presenza del nuovo obbligo relativo al visto di conformità.

 

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