Nel periodo che arriva alla fine dell’anno, le imprese e professionisti dovranno decidere se accelerare gli investimenti e quindi approfittare degli incentivi in scadenza; la realizzazione delle iniziative nel 2023 usufruirà di un beneficio di aliquote meno vantaggiose.
L’agevolazione è rivolta:
a tutte le imprese residenti nello Stato che rispettano le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e il corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Sono escluse:
le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale e altra procedura concorsuale. Anche le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, comma 2, del decreto legislativo 8/06/2001, n. 231.
Investimenti ammissibili, ed aliquote che rappresentano la percentuale di credito d’imposta che viene restituito:
A. Beni 4.0
I beni 4.0 si possono suddividere in categorie:
- i beni strumentali materiali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti;
- i sistemi per l’assicurazione della qualità;
- i dispositivi per l’iterazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0;
- i beni strumentali immateriali, tra cui software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni.
1. Beni strumentali materiali 4.0
Esercizio 2022
- 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi ammissibili pari a 10 milioni di euro;
- 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi ammissibili pari a 20 milioni di euro.
Investimenti effettuati negli esercizi dal 2023 al 2025
- 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi ammissibili pari a 10 milioni di euro;
- 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi ammissibili pari a 20 milioni di euro.
Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
2. Beni strumentali immateriali 4.0
- Dal 2022 al 2023: 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
- 2024: 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
- 2025: 10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
N.B. Per i beni tecnologicamente avanzati, ossia 4.0, materiali e immateriali, le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica o un attestato di conformità.
B. Beni strumentali ordinari
Il credito d’imposta interessa gli investimenti in beni materiali e immateriali ordinari che siano strumentali, nuovi e destinati a strutture situate nel territorio italiano.
In merito al requisito della strumentalità i beni oggetto di investimento devono essere funzionali all’attività esercitata dal soggetto beneficiario dell’agevolazione.
Ulteriori requisiti, i beni devono essere nuovi, ossia acquistati direttamente dal produttore, e devono essere destinati ad unità economiche con sede nel territorio italiano.
1. Beni strumentali ordinari materiali
- 2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.
Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2023 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
2. Beni strumentali ordinari immateriali
- 2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2023 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
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