Il tema dell’Intelligenza Artificiale e del suo impatto sulla società e sui sistemi economici e industriali è estremamente vivo e attuale. La quarta rivoluzione industriale ci mette di fronte ad un processo di trasformazione digitale che ha come obiettivo dotare l’impresa di un assetto organizzativo e di processo in grado di introdurre in maniera rapida e continua le nuove tecnologie a supporto dell’innovazione dei processi che sorreggono l’industria manifatturiera. I sistemi di produzione, assemblaggio e distribuzione producono da sempre enormi quantità di dati ed oggi, grazie a sistemi intelligenti di elaborazione e di analisi, possono essere utilizzati in modo produttivo, lungo tutta la catena del valore ed assumendo un ruolo di guida sempre più determinante nei sistemi decisionali dell’impresa.
Le domande degli imprenditori
L’introduzione dell’IA come strumento di sviluppo di business è un tema relativamente recente per la piccola/media impresa italiana. Gran parte delle aziende si trovano a dover considerare l’adozione dell’intelligenza artificiale intuendo correttamente la grande potenzialità sottostante la tecnologia, ma non riuscendo a distinguerne bene i contorni e soprattutto i potenziali benefici.
Le domande principali degli imprenditori sono:
- primo, come l’intelligenza artificiale può aiutare il mio business
- secondo, di cosa ho bisogno per metterla in opera valutando correttamente tempi, costi e benefici sul lungo periodo
Sulla prima domanda, l’imprenditore è sicuramente nella posizione ottimale per rispondere: l’intelligenza artificiale non è sinonimo di complessità ma vuol dire, principalmente, ottimizzare ed efficientare la catena del valore a supporto a compiti ripetitivi o troppo complessi da affrontare con metodi tradizionali o manuali.
Per quello che riguarda la seconda domanda, è fondamentale prima capire che IA si nutre di dati (dati operativi, dati relativi ai processi aziendali) può quindi aiutare a comprendere meglio se ci sono margini di miglioramento in qualunque aspetto di un’azienda.
Business Intelligence e Business Analytics
Il primo e principale strumento utile a migliorare le strategie d’impresa è sicuramente la Business Intelligence (BI). Essa consente di misurare “la temperatura” dell’azienda partendo dalla lettura dei numeri: bilanci e piano economico e finanziario.
L’insieme dei dati viene elaborato e analizzato per supportare l’azienda nel processo decisionale. In altri termini, si consente ai responsabili delle decisioni di riconoscere più rapidamente aspetti quali perdite di performance, tendenze del mercato, nuove opportunità di guadagno. Soprattutto nelle realtà più strutturate ed estese gli strumenti di intelligenza artificiale ed apprendimento automatico permetteranno di ottenere ulteriori informazioni. Logico corollario: più informazioni, maggiore efficienza dell’azienda.
Vedi articolo Business Plan del 04/07/2022
Il business plan: uno strumento prezioso per l’imprenditore – Studio Franceri
Sovrapponibile ma diversa dalla Business Intelligence è la Business Analytics (BA). La Business Intelligence infatti dà una “conoscenza descrittiva” dell’impresa, basata sui dati storici e attuali, per rappresentare quindi eventi e trend operativi passati o in corso. In altre parole, spiega il “cosa” e “come”. La Business Analytics comprende invece le soluzioni utili a sfruttare questi dati in forma predittiva, per pianificare il futuro migliorando il processo decisionale di business. Aiuta a rispondere, in altre parole, alla domanda “perché”. Per il controllo di gestione si tratta di un approccio a dir poco fondamentale, soprattutto con il contributo dell’intelligenza artificiale.
Nuove figure professionali e competenze
L’IA è un fenomeno interdisciplinare dove, accanto a figure tecniche esperte di discipline specifiche, diventano fondamentali figure capaci di migliorare l’interazione tra l’IA e i suoi utenti. Il mondo del lavoro è interessato e lo sarà sempre di più nel prossimo futuro da una profonda trasformazione e, nel breve periodo, assisteremo alla nascita di nuove professioni, mentre quelle esistenti verranno ampiamente modificate con l’introduzione di nuovi processi e metodologie. In particolare le imprese manifatturiere sono chiamate a sviluppare competenze tecniche che permettono di lavorare su processi manifatturieri e prodotti ad elevato contenuto digitale. Inoltre, ciascun lavoratore deve sviluppare attitudini legate alla propria capacità di lavorare in un contesto in cui persone e macchine sono connesse, così come approcciare verso un apprendimento continuo nel corso di tutta l’età lavorativa.
Imprenditori e clienti
Un ultimo appunto sui migliori alleati degli imprenditori, i clienti. Come sistema Italia, siamo conosciuti nel mondo come un ecosistema molto radicato sul territorio e incentrato sulla relazione che riusciamo a creare con i clienti. Particolarità questa che, nel corso degli anni, ci ha permesso di colmare i divari tecnologici ed infrastrutturali a favore di un legame continuo e duraturo nel tempo basato sulla fiducia. La grande sfida che ci viene posta davanti oggi è duplice: continuare a far bene laddove abbiamo una posizione consolidata e conquistare nuovi clienti e mercati globali. Tutto questo, a livello di impresa, si traduce nella capacità di essere percepiti dai clienti non come venditori o fornitori preferenziali ma partner attivi nella catena dei valori aziendali.
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