Approvata la legge sul Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026.
Vediamo i dettagli:
IVA:
- La compensazione del credito IVA dal 1° gennaio 2024: il credito IVA maturato al 31 dicembre 2023 può essere utilizzato in compensazione con altre imposte e contributi, già a decorrere dalla scadenza del 16 gennaio 2024.
- La detrazione IVA per le fatture a cavallo d’anno: la regola generale in materia di detrazione dell’IVA sugli acquisti prevede che la fattura ricevuta ed annotata entro il giorno 15 del mese successivo può essere considerata nella liquidazione del mese precedente, se l’operazione è stata effettuata in tale mese, ma la legge stabilisce un’eccezione di fondamentale importanza: la disposizione non vale per i documenti di acquisto relativi ad operazioni effettuate nell’anno precedente.
Agevolazioni:
- Superbonus 2024 con clausola di salvaguardia per i lavori non ultimati: in relazione ai cantieri avviati nel rispetto dei termini relativi alla normativa sul “Superbonus 110%”, sarà riconosciuto il credito d’imposta per tutti lavori realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023; per le opere ancora da effettuare, a partire dal 1° gennaio 2024 si confermano le percentuali previste a legislazione vigente.
- E’ previsto un contributo riservato ai percettori di redditi inferiori a 15.000 euro, in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024.
- A tutela delle persone con disabilità e al fine di evitare l’uso improprio dei bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, si limita il novero degli interventi sottoposti all’agevolazione e i casi per i quali continua a essere previsto sconto in fattura e cessione del credito, salvaguardano la tutela delle persone con disabilità.
Imposte sui redditi:
- Ridotti gli scaglioni IRPEF da quattro a tre, con le seguenti aliquote: 23%, per il reddito complessivo fino a 28.000 euro; 35%, per il reddito complessivo superiore a 28.000 euro e fino a 50.000 euro; 43%, per il reddito complessivo superiore a 50.000 euro.
Novità per le persone fisiche:
- residenza: si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo d’imposta hanno la residenza ai sensi del codice civile o il domicilio nel territorio dello Stato ovvero sono ivi presenti (per domicilio si intende il luogo in cui si sviluppano, in via principale, le relazioni personali e familiari della persona).
- Si presumono altresì residenti le persone iscritte per la maggior parte del periodo di imposta nelle anagrafi della popolazione residente.
- lavoratori impatriati: introdotto un limite annuo di reddito assoggettato alla tassazione agevolata del 50% (ridotta al 40% in casi particolari). Periodo minimo di permanenza in Italia sarà di 4 anni.
Dichiarazioni:
Novità per dichiarazioni e versamenti 2024
- Nuovi termini di trasmissione delle dichiarazioni dei redditi: le dichiarazioni dei redditi e la dichiarazione IRAP dovranno essere trasmessi telematicamente entro il 30 settembre 2024, invece che entro il 30 novembre. Per i soggetti IRES aventi anno di imposta non coincidente con l’anno solare, la trasmissione dovrà essere effettuata entro il nono mese successivo alla chiusura dell’esercizio, invece che entro l’undicesimo.
- Nuovi termini per effettuare i versamenti: saldi e primi acconti potranno essere rateizzati con una rata in più rispetto al passato. Tutti i contribuenti dovranno versare tutte le rate successive alla prima entro il 16 del mese, fino al 16 dicembre.
- Parziale semplificazione di alcuni quadri delle dichiarazioni – stabilito il principio di non indicazione se utilizzabili esclusivamente tramite compensazione con modello F24.
REGIMI AGEVOLATI:
Nei primi giorni di gennaio è buona cosa verificare il regime fiscale e contabile applicabile nell’esercizio e, in particolare, se può ancora essere mantenuto l’eventuale regime agevolato adottato nell’esercizio precedente. Si può effettuare le liquidazioni IVA con periodicità trimestrale soltanto chi ha rispettato, nell’esercizio precedente, il seguente limite di volume d’affari:
- 500.000 euro per le imprese aventi ad oggetto prestazioni di servizi;
- 800.000 euro per le imprese che esercitino attività diverse dalla prestazione di servizi.
Per quanto riguarda invece i regimi contabili, il limite dell’ammontare dei ricavi, fino a concorrenza del quale le imprese sono automaticamente ammesse al regime di contabilità semplificata (salvo la possibilità di optare per il regime di contabilità ordinaria), viene stabilito in:
- 500.000 euro per le imprese aventi per oggetto prestazioni di servizi;
- 800.000 euro per le imprese aventi per oggetto altre attività.
IMPRESE:
Limiti per la tenuta della contabilità di magazzino: sono obbligati alla tenuta della contabilità di magazzino i soggetti che per due esercizi consecutivi abbiano superato entrambi i seguenti limiti:
- ricavi 5.164.000,00 euro;
- rimanenze finali 1.100.000 euro.
IRPEF:
Dichiarazione sostitutiva unica (DSU): nuovo modello dal 1° gennaio 2024.
AGEVOLAZIONI:
Aiuti di Stato: il massimale “de minimis” sale a 300.000 euro dal 2024 in tre anni. Per i servizi di interesse economico generale il limite sale invece da 500.000 euro a 750.000 euro in tre anni.
REGIMI AGEVOLATI:
Verifica delle condizioni per adottare il regime forfetario nel 2024
- verificare se nel corso dell’anno si è rispettato il limite di ricavi o compensi per l’accesso al regime forfetario che è di 85.000 euro.
Ultimi Commenti