La necessità da parte delle imprese tradizionali di espandersi verso nuovi mercati tecnologici spinge sempre più imprenditori verso strategie di investimento in innovazione e nuovi mercati tramite l’avvio di start-up.
A dimostrazione di queste nuove tendenze, come riporta il Ministero dello sviluppo economico, in Italia gli investimenti destinati a Startup e Pmi Innovative hanno registrato un forte incremento nel mese di aprile 2021, soprattutto nei settori dell’ICT, del manifatturiero e dei servizi di consulenza e ricerca e sviluppo.
Ma cosa si intende esattamente per startup? E in che cosa si differenzia da un’impresa tradizionale?
Le caratteristiche fondamentali di una startup
- Scalabilità: è la capacità di una startup di crescere in modo esponenziale utilizzando poche risorse.
- Replicabilità: fa riferimento ad un modello di business che possa essere ripetuto in diverse aree geografiche e in diversi periodi temporali senza necessitare di grandi modifiche.
- Innovazione: prerequisito fondamentale per una startup.
Le startup nascono infatti per soddisfare un bisogno non ancora soddisfatto, o per creare un bisogno non ancora evidente, creando così un mercato tutto nuovo, innovativo. - Temporaneità: altra caratteristica alla base del concetto di “startup” proprio perché si tratta di una fase iniziale del percorso aziendale di crescita che la porterà a diventare un’impresa consolidata.
Senza queste caratteristiche quindi, difficilmente si può dire di essere di fronte ad una startup.
Tuttavia, a far parte dei requisiti necessari all’iscrizione ufficiale di una startup nel Registro delle imprese ci sono molti altri dettagli e conformità indispensabili, così come esistono requisiti particolari per poter ottenere i benefici fiscali dedicati a questo particolare modello imprenditoriale.
Appuntamento a fine mese con un time out dedicato.
Buon Ferragosto a tutti da Studio Franceri!
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