Il business plan: uno strumento prezioso per l’imprenditore

Ritorniamo in argomento, il business plan è sensibilmente una necessità ricorrente.

Ormai è sempre più frequente che l’accesso al mondo del credito, a maggior ragione a seguito di una scelta di investimento, necessita oltre che della documentazione nota della propria azienda, dichiarazioni fiscali, bilanci, anche della redazione di un business plan.

Tale strumento permette una visione più completa dell’andamento aziendale e delle scelte dell’imprenditore.

Non sempre le strutture amministrative delle aziende si sono trovate preparate a presentare questo documento alla richiesta del funzionario bancario, tanto è vero che più volte è stato erroneamente considerato un appesantimento burocratico richiesto dalla banca.

La realtà del quotidiano evidenzia che si tratta di un lavoro aziendale di primissima priorità che deve essere redatto ad utilizzo dell’imprenditore, permettendo così una pianificazione degli obiettivi e un maggiore controllo dei numeri, efficace caratteristica della conduzione d’impresa.

Saper valutare, soprattutto in via preventiva, un investimento nel profilo economico e finanziario permette una pianificazione più oculata, mirata ed efficiente.

Ecco che la richiesta fatta dalla banca ha una lettura diversa: lo strumento richiesto, il BP, non è “quello che serve alla banca”, ma quello utilizzato dall’imprenditore prudente e attento che presenta ed illustra all’istituto di credito la propria visione amministrativa dell’organizzazione aziendale per poterne anche trarre la fiducia per il consequenziale accesso al credito.

Cos’è?

Il business plan è un documento che sintetizza i contenuti, le caratteristiche e le prospettive future di un’iniziativa, un progetto o una nuova attività. Può essere riferito all’intera azienda, parte di essa oppure a progetti specifici e ne evidenzia gli obiettivi, le strategie, i criteri di vendita e i risultati attesi.

La struttura del business plan:

il BP si compone delle seguenti parti:

Sezione descrittiva, composta da:

  1. Descrizione e prospettive del progetto imprenditoriale (la parte più importante che descrive sinteticamente l’intero documento), in cui vengono esposti l’oggetto del piano di business e gli obiettivi da raggiungere;
  2. Impresa, è l’area in cui viene descritta l’azienda, la tipologia di attività, lo scopo, l’organizzazione interna e le risorse umane impiegate;
  3. I prodotti o i servizi offerti, in base alla tipologia di attività dell’impresa vengono descritti i prodotti/servizi, la concorrenza e quali saranno le novità previste con il nuovo progetto;
  4. Strategia di marketing utilizzata, frutto di un’attenta analisi di mercato, del target di clientela e dei prezzi dei propri prodotti/servizi;
  5. Strategia di vendita e di distribuzione, grazie all’analisi fatta in precedenza sarà possibile definire previsioni e obiettivi di vendita e fornitura.

Sezione numerica:

6. Piano finanziario che si compone del prospetto del conto economico, dello stato patrimoniale e del cash flow (flusso di cassa);

A chi e a cosa serve?

  • Internamente: all’imprenditore. Il BP espone la capacità aziendale presente e futura di far fronte al debito; è lo strumento migliore per la misurazione della continuità aziendale, che permette di apprendere e conoscere la propria azienda in ogni suo aspetto.
  • Esternamente: ai soggetti esterni. Il BP è lo strumento attraverso il quale è possibile esporre il nuovo progetto a soggetti terzi, in particolar modo ad istituti di credito ai quali richiedere fonti di finanziamento per sostenere il proprio investimento pianificato.

Il percorso dell’imprenditore per pianificare l’investimento:

l’analisi di mercato:

consiste nell’acquisizione e nell’elaborazione dettagliata delle informazioni e dei dati esterni all’azienda relativi al mercato in cui opera o andrà ad operare, del settore e del segmento di clienti. È importante in questa fase comprendere e definire l’area geografica in cui operare che è possibile grazie ad una dettagliata analisi del contesto competitivo, ovvero alla situazione di concentrazione del mercato e le offerte delle altre aziende.

L’analisi del prodotto/servizio e come promuoverli

È fondamentale comprendere e descrivere nel BP le caratteristiche fisiche-tecniche, la gamma di prodotti/servizi offerti, servizi accessori (come servizi di assistenza e manutenzione) e quali sono le condizioni di vendita, ossia il prezzo di vendita, le modalità di pagamento previste, modalità e tempi di consegna ed eventuali garanzie.

È rilevante, oggi, anche l’immagine che l’azienda dà di sé e della propria efficienza.

Piano degli investimenti

Questa sezione è dedicata agli investimenti necessari e pianificati per il progetto aziendale.

Nel dettaglio, si tratta di esporre ogni tipologia di investimento e il relativo costo da sostenere per i tre esercizi successivi all’avvio del progetto.

Piano economico e finanziario

Ogni piano necessita di numeri e, soprattutto, parte da un numero: quello relativo all’investimento.

  1. La scelta fatta sulla tipologia di investimento esprime un valore indicato per ogni tipo di operazione, come ad esempio la costituzione e avvio della società, acquisizione, avviamento, ristrutturazione, attrezzattura, arredamento, impianti, comunicazione e molto altro.
  2. Consequenzialmente, la riflessione porta a valutare le forme di finanziamento del punto precedente, che possono essere così esemplificate:
    1. soldi (capitale) propri;
    2. prestiti di terzi, anche soci;
    3. agevolazioni;
    4. intervento della banca;
    5. dilazioni del fornitore;
    6. altre.
  3. L’individuazione di che cosa e come affrontarla, permette la redazione stimata del conto economico, frutto di una previsione di ricavi e costi; questi – necessariamente – appartengono alla gestione caratteristica dell’azienda con particolare riferimento ed analisi a quelli riferiti agli assets/creazione di impresa in corso di valutazione.
  4. Piano finanziario, esamina la gestione delle risorse delle risorse monetarie necessarie a far fronte all’investimento e il time di queste, frazionate nel periodo oggetto di previsione.
  5. Completa la spina dorsale di un business plan la riflessione finale sul flusso di cassa, che deve essere prodotto per dare efficacia ed equilibrio al documento e alla realizzazione del proprio progetto.

Redigere un business plan è prezioso ed importante e non può essere frutto di una sola idea, ma la conciliazione di più visioni e valutazioni, anche numeriche.

Lo Studio è organizzato per ascoltare il progetto e le idee imprenditoriali, supportando la redazione di un business plan anche con incontri e formazione delle risorse a disposizione delle aziende.

 

Per ulteriori approfondimenti:

info@studiofranceri.it

019884652

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