Agenzia delle Entrate: comunicazioni sulle discrepanze rilevate dagli incassi elettronici

Allo scopo di stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari e favorire l’emersione delle basi imponibili, l’Agenzia delle Entrate comunica che verranno recapitate lettere di compliance ai contribuenti sulle discrasie rilevate tra incassi telematici e trasmissione dei corrispettivi.
La discrasia si verifica quando l’ammontare dei pagamenti elettronici mensili è superiore all’ammontare delle transazioni certificate dalle fatture elettroniche e dei corrispettivi telematici trasmessi nello stesso periodo.

 

Elementi e informazioni a disposizione del contribuente

L’Agenzia delle entrate rende disponibili tali informazioni per una valutazione in ordine alla correttezza dei dati in suo possesso; ciò consente al contribuente di poter fornire elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti in grado di giustificare la presunta anomalia. I dati messi a disposizione dei contribuenti sono:

  1. codice fiscale, denominazione\cognome e nome del contribuente;
  2. numero identificativo della comunicazione e periodo d’imposta;
  3. codice atto, da riportare nel modello di pagamento F24, in caso di versamenti collegati all’anomalia segnalata;
  4. descrizione dell’anomalia riscontrata, riferita alla discrepanza tra l’ammontare mensile dei pagamenti elettronici e l’ammontare mensile di imponibile IVA e imposta risultanti dalle fatture elettroniche emesse e\o dai corrispettivi trasmessi telematicamente;
  5. modalità attraverso le quali consultare gli elementi informativi di dettaglio relativi all’anomalia riscontrata;
  6. istruzioni circa gli adempimenti necessari per regolarizzare errori od omissioni, avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso;
  7. modalità con cui il contribuente può richiedere informazioni o segnalare all’Agenzia delle Entrate eventuali inesattezze o elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti.

 

Modalità con cui l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione del contribuente gli elementi e le informazioni

L’Agenzia delle Entrate trasmette una comunicazione, contenente le informazioni sopra elencate, al domicilio digitale dei singoli contribuenti comunicato. La stessa comunicazione e le relative informazioni di dettaglio sono consultabili, da parte del contribuente, all’interno dell’area riservata del portale informatico dell’Agenzia delle Entrate denominata “Cassetto fiscale” e nell’interfaccia web “Fatture e corrispettivi”, nella sezione “Consultazione”, area “Fatture elettroniche e altri dati Iva”, in cui sono resi disponibili:

  1. l’elenco dei mesi dell’anno in cui si è verificata la presunta anomalia, riferita allo scostamento tra l’ammontare dei pagamenti elettronici e l’importo di imponibile e IVA desunti dai dati delle fatture elettroniche e dei corrispettivi telematici;
  2. l’ammontare giornaliero dei pagamenti elettronici, al netto di eventuali storni;
  3. la differenza, calcolata su base mensile, tra l’importo di cui alla lettera b) e la somma degli importi relativi a imponibile e IVA desunti dalle fatture elettroniche emesse e dai corrispettivi telematici trasmessi;
  4. il codice ABI o il codice fiscale del soggetto obbligato alla comunicazione dei pagamenti elettronici;
  5. gli identificativi dei POS a cui i pagamenti elettronici sono riferiti.

 

Modalità con cui il contribuente può richiedere informazioni o segnalare all’Agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti

Il contribuente, anche mediante gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, può richiedere informazioni ovvero segnalare all’Agenzia delle entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti con le modalità indicate nella comunicazione sopra citata inviata dalla stessa Agenzia delle entrate.

 

Modalità con cui il contribuente può regolarizzare errori od omissioni e beneficiare della riduzione delle sanzioni previste per le violazioni stesse.

I contribuenti che hanno avuto conoscenza degli elementi e delle informazioni resi dall’Agenzia delle entrate possono regolarizzare gli errori o le omissioni eventualmente commessi con il ravvedimento operoso, beneficiando della riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni stesse.

 

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